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Vangelo di Gesù Cristo 

Nella storia generale della Chiesa, dopo Cristo, l'incomparabile pioniere del Vangelo nel mondo delle nazioni, fu l'apostolo Paolo, il primo che si distinse nel raggiungere i popoli e portare il Vangelo di Cristo (Ro 15:19).

La Chiesa di Cristo possiede le più grandi promesse (2Pi. 1:3,4) e le sono state date le non investigabili ricchezze di Cristo (Ef. 3:8).

Queste "benedizioni celesti" (Ef. 1:3) sono così numerose che non possono essere espresse con una sola immagine. Per questa ragione lo Spirito Santo usa le immagini più differenti per dividere in numerosi raggi, come attraverso un prisma, lo splendore della sua eterna luce.

Nelle sue relazioni con Dio, la Chiesa è la Casa di Dio (1Ti. 3:15) una "famiglia" di cui Dio è il "Padre" (Ro. 8:15; Ga.4:6) e di cui i riscattati sono i membri (Ef. 2:19; Ga. 6:10).

Quanto al compito essi sono i Suoi servitori (1Pi. 2:16), quanto ai loro privilegi, sono Suoi figliuoli (Ro. 8:14). Acquistati per Dio, non con argento o con oro (1Pi. 1:18), ma con il sangue di Gesù Cristo al prezzo della Sua stessa vita (Ap. 5:9; 1Co. 6:20), i riscattati non appartengono più a loro stessi (1Co. 6:19); essi sono servitori di Dio (Ro. 6:22) e di Cristo Gesù (Ro. 1:1; Ef.6:6). Essi sono per sempre Suo possesso (Tt. 2:14), Suoi strumenti che Egli usa e Suoi schiavi che, come segno del fatto che non possono più essere venduti, Dio li ha suggellati con il Suo Spirito (Ef. 1:13; 4:30; 2Co. 1:22).

La loro "redenzione" è allo stesso tempo un "acquisto", la loro emancipazione è allo stesso tempo un legame e la loro posizione di schiavi un contratto di proprietà (1Pi. 2:9); di ubbidienza (Ro. 6:17,18); di protezione (Gv. 10:28,29; Ga. 6:17).

Ma il consiglio di Dio è ancora più glorioso, per coloro che Egli ha liberati dalla schiavitù, non solamente ha fatto degli schiavi, ma li rende anche partecipi della Sua natura divina (2Pi. 1:4). Essi saranno Suoi figliuoli (Ro. 8:21), suoi figli (Ro. 8:14), sì suoi figli primogeniti (Eb. 12:23).

Questa è l'affermazione delle Sacre Scritture allorquando parlano dei riscattati come nati da Dio (Gv. 1:13). E se sono chiamati e Suoi figliuoli non è solo per una semplice dichiarazione di forma o per adozione giuridica, ma è l'espressione dell'essere stati effettivamente generati in Cristo Gesù, mediante il Suo Vangelo (1Co. 4:15), dell'aver realizzato una vera nuova nascita spirituale che procede da Dio (Gv. 1:11-13; 3:3 5; 1Pi. 1:23). "Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci di essere chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo" (1Gv. 3:1). “In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo” (1Gv. 4:9).